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Le associazioni cattoliche italiane hanno inviato una lettera a difesa della Costituzione
Mattarella y Zuppi inaugurarán la 50ª Semana Social Hoy comienza la Semana Social de Trieste, titulada "En el corazón de la democracia". El discurso del presidente de la CEI, el cardenal Matteo Zuppi.
Papa Francesco fa un regalo a un sacerdote domenicano nel suo 15° anniversario di ordinazione sacerdotale

Le associazioni cattoliche italiane difendono la Costituzione e dei principi democratici, mettendo in evidenza il loro impegno per una democrazia partecipata e sostanziale, che serva soprattutto gli ultimi e i deboli. Hanno inviato una lettera è stata firmata da diverse organizzazioni tra cui Azione Cattolica Italiana, ACLI, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Comunità di Sant’Egidio, Fraternità di Comunione e Liberazione, Movimento Cristiano Lavoratori, Movimento Politico per l’Unità Focolari, Rinnovamento nello Spirito e la Segreteria della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali.

Le associazioni hanno sottolineato l'importanza di mantenere viva la democrazia in un tempo segnato dalla violenza della guerra e dalla crescita delle disuguaglianze. Hanno espresso preoccupazione per i conflitti in Ucraina, Terra Santa, Sudan, Congo e altre regioni del mondo, e hanno ribadito il desiderio di pace, affermando che la pace è il fondamento della democrazia e che la guerra la corrode e la corrompe.

Le associazioni cattoliche hanno richiamato lo spirito di condivisione che ha portato alla nascita della Costituzione italiana, sottolineando il contributo dei cattolici nell'opera di costruzione della democrazia post-fascista e la necessità di recuperare questo spirito oggi. Hanno evidenziato la crisi della rappresentanza e della partecipazione democratica, invitando a un impegno condiviso per aggiornare le istituzioni repubblicane e riavvicinare i cittadini, in particolare le nuove generazioni e le periferie, alla partecipazione democratica.

La lettera ha anche affrontato la questione delle riforme costituzionali, affermando che ogni revisione della Costituzione dovrebbe essere frutto di una responsabilità comune e di un dialogo tra tutte le parti coinvolte. Le associazioni hanno richiesto un metodo concertato e dialogico nella valutazione dell'impatto dell'autonomia differenziata sull'unità del Paese, sottolineando che la democrazia viene indebolita quando viene violato lo spirito di condivisione.

Infine, le associazioni hanno espresso il loro impegno a promuovere una democrazia partecipata dal basso, sostenuta dalla promozione delle autonomie locali in una prospettiva sussidiaria e solidale. Hanno concluso con un richiamo al sogno di condivisione e alla responsabilità collettiva per il bene e il futuro dell'Italia, ispirati dalle parole di Papa Francesco, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e del presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo M. Zuppi, durante la Settimana sociale di Trieste.

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08-07-2024

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