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Continua ad aggravarsi la crisi del Venezuela, Paese dove vivono circa 11.399 dominicani

Roma, 06 de agosto. - Le relazioni diplomatiche tra la Repubblica Dominicana e il Venezuela sono sospese dopo che il sovrano Nicolás Maduro ha ritirato i suoi diplomatici dal Paese. Secondo il rapporto del Registro Socio-Demografico dei Domenicani all'Estero 2023, circa 11.399 vivono in Venezuela, che è il 7° posto dove vive il maggior numero di dominicani.
I rapporti con il Venezuela sono sempre stati molto solidi. Il Presidente della Repubblica Dominicana Luis Abinader, interrogato sulla situazione dei venezuelani nel Paese, ha approfittato del momento per ricordare: "La Repubblica Dominicana ha un debito con il Venezuela, da Rómulo Betancourt, che lottò per la democrazia durante la dittatura di Trujillo." 
L'evento a cui si riferisce il sovrano è quello che accadde il 24 giugno 1960, quando il presidente Betancourt subì un attentato, perché si opponeva alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo Molina nella Repubblica Dominicana. 
Abinader è stato uno dei presidenti che si è espresso contro la cosiddetta frode di Nicolás Maduro, che ha portato il governo venezuelano a sospendere senza preavviso le relazioni diplomatiche con la Repubblica Dominicana.
Nella Cita di Roma i venezolani esprimono la loro preoccupazioni come la cantante venezolana residente en Roma Gisela Josefina López Montilla, “le protesta continuare, Venezuela, il tuo popolo ha disegnato il tuo futuro, riempiendo un cerchio di pace, amore e speranza. I tuoi figli hanno camminato lungo le tue strade e hanno detto basta alla tirannia. Abbiamo un nuovo Presidente, Edmundo González, dichiarato e certificato. Ancora una volta Maduro non vuole accettare la sconfitta, confermandosi un dittatore che viola tutti i diritti umani, i trattati di pace, facendosi beffe dei diritti internazionali, calpestando la nostra costituzione.”
L’artista continua in comunicazione constante con Venezuela “L'ultimo pezzo degli scacchi sta per dare scacco matto. Preghiamo, eleviamo il nostro spirito di popolo felice col sorriso stampato nel nostro animo. Viva Venezuela Libre, una sola voce, un solo sentimento.”  Ha dichiarato López Montilla

06-08-2024

Autora: Rita Valenzuela

italodominicano.tv 

Il deputato Porta ha forti dubbi sulla trasparenza del voto in Venezuela

Roma, 29 luglio. – Il deputato del Partito Democratico, Fabio Porta, ha espresso preoccupazione per la trasparenza delle recenti elezioni in Venezuela. Porta ha sottolineato i profondi legami tra Italia e Venezuela, anche grazie alla numerosa comunità italiana presente nel Paese sudamericano. Tuttavia, ha espresso il timore che il rifiuto del presidente venezuelano Nicolás Maduro di accettare osservatori indipendenti possa nascondere un tentativo di manipolare i risultati elettorali.

Il deputato ha espresso la sua preoccupazione alla Camera dei Deputati, ha indetto una conferenza nella Sala Stampa della Camera dei Deputati e ha partecipato al concentramento della comunità venezuelana in piazzale Flaminio a Roma, il 28 luglio.
Le preoccupazioni di Porta sono condivise anche a livello internazionale. Il presidente del Cile, Gabriel Boric, è stato uno dei primi a mettere in dubbio la credibilità dei risultati diffusi dal regime di Maduro, chiedendo la massima trasparenza e la partecipazione di osservatori internazionali indipendenti per verificare la veridicità dei risultati. Il Presidente si è unito a questa richiesta; della Repubblica Dominicana, Luis Abinar, e il presidente panamense, José Raúl Mulino, che ha sospeso le relazioni diplomatiche con il Venezuela a causa della mancanza di trasparenza nelle elezioni che hanno dichiarato vincitore Nicolás Maduro. 
In Italia, Porta ha ribadito la necessità di garantire il rispetto del diritto all'autodeterminazione del popolo venezuelano attraverso un processo elettorale libero, trasparente e verificato, e ha fatto eco alle parole di Boric nel chiedere un monitoraggio internazionale imparziale del processo elettorale.

Foto: concentración de la comunidad venezolana en Piazzale, Flaminio, en Roma, el 28 de julio.

Caos Venezuela, 2 morti, statue Chavez abbattute.jpg


Caos Venezuela, 2 morti, statue Chavez abbattute

Roma, 30 lug. - Secondo gli osservatori internazionali, lo stesso Maduro avrebbe bisogno di un riconoscimento internazionale e questo sara' possibile solo se fornira' le prove della sua vittoria. Le manifestazioni sono cominciate con fiumane di giovani che circondavano il Palazzo Miraflores, residenza presidenziale di Caracas, ma anche dai balconi delle case le persone urlavano e facevano rumore con le pentole.

La polizia e' stata mandata in strada e la repressione e' stata dura. I morti accertati sono due, ma sui social network si diffondono notizie non confermate di bilanci piu' gravi."I venezuelani hanno espresso la loro volonta' assoluta eleggendo Nicolas Maduro", aveva dichiarato ieri il presidente del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE), Elvis Amoroso, uomo vicino al potere. Secondo i risultati del CNE, Maduro, 61 anni, erede dell'ex presidente Hugo Chavez (1999-2013), e' stato rieletto con 5,15 milioni di voti (51,20%).

Il candidato dell'opposizione, Edmundo Gonzalez Urrutia, 74 anni, che ha sostituito Maria Corina Machado, dichiarata ineleggibile, ha ottenuto poco meno di 4,5 milioni (44,2%). Se Nicolas Maduro ha ricevuto il sostegno di Russia e Cina, cosi' come degli altri suoi alleati abituali - Cuba, Nicaragua, Honduras e Bolivia - prevalenti sono state le reazioni negative da parte della comunita' internazionale.

Nove paesi dell'America Latina - Argentina, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Panama, Paraguay, Peru', Repubblica Dominicana, Uruguay - hanno chiesto in una dichiarazione congiunta una "revisione completa con la presenza di osservatori elettorali indipendenti"; Maduro ha risposto richiamando gli ambasciatori. Brasile e Colombia, due paesi di sinistra, hanno chiesto una verifica del conteggio mentre gli Stati Uniti per voce del segretario di Stato americano, Antony Blinken, hanno espresso "seria preoccupazione che il risultato annunciato non rifletta la volonta' o il voto del popolo venezuelano". Il capo della politica estera dell'Unione Europea Josep Borrell e la Francia hanno chiesto "piena trasparenza" pubblicando i verbali completi e i risultati e anche il ministro Tajani ha espresso "perplessita'".

El Venezuela suspende los vuelo con la República Dominicana y Panamá

Roma, 30 de julio. - Venezuela. El gobierno de Venezuela informó que suspenderá los vuelos regulares que conectan al país con la República Dominicana y Panamá a partir del 31 de julio a las 8:00 PM. Esta medida afectará significativamente la conectividad aérea de Venezuela, ya que la República Dominicana y Panamá son puntos de tránsito cruciales hacia mercados importantes como Europa y Estados Unidos.

30-07-2024

Autora: Rita Valenzuela

italodominicano.tv 

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