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JOB FOR YOU

è la rubrica specializzata del quotidiano digitale italodominicano.tv curata dalla giornalista, comunicatore d'impresa e tecnico pubblicitario; specialista in formazione professionale; Progettista didattico; Amministratore Delegato e Fondatore Accademia Nazionale della Comunicazione e dell'Immagine; Presidente dell'ANPA - Accademia Nazionale delle Professioni Alberghiere e Università della Gelateria Italiana.

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PROFESSIONE CAMERIERE DI SALA. EMERGENZA IN ITALIA, DECINE DI MIGLIAIA I POSTI DI LAVORO VACANTI NELLA RISTORAZIONE

Nel gesto del “servire a tavola”, tutta l’arte recitativa di uno spettacolo bellissimo che mette in scena quadri di vita vissuta e da vivere, ricchi di minuziosi dettagli scenografici a comporre una trama ogni giorno uguale e diversa, nella quale si intrecciano e amalgamano infinite storie umane e professionali rappresentate “a braccio”, senza l’ausilio di un copione, di un testo scritto, di una sceneggiatura.
La metafora del “Servizio ristorativo” come “Palcoscenico Teatrale” e della “Brigata di Sala” come una “Compagnia di Attori” che quotidianamente interpreta e recita coralmente ruoli e parti dando vita a infiniti personaggi, potrebbe forse aiutare a far rinnamorare i giovani della professione del Cameriere e riavvicinarli ad un mestiere tanto antico quanto attuale, in costante sviluppo e dalle grandi opportunità di carriera?
Ci auguriamo di si, considerando che ad oggi i posti di lavoro vacanti come Cameriere di Sala e Bar nella Ristorazione alberghiera ed extralberghiera nei principali Paesi Ue ammonta ad oltre 900mila di cui due terzi nelle sole Francia e Italia, quest’ultima con una carenza di oltre 300mila addetti.
Per chi è in cerca di un lavoro stabile e di sicura prospettiva di crescita, il settore della Ristorazione si conferma dunque oggi il comparto economico con il maggior numero di offerte occupazionali, con opportunità di impiego stagionale o a tempo indeterminato per giovani e adulti, uomini e donne di qualunque nazionalità.
Nel nostro Paese, il maggior numero di posti di lavoro si registra nel periodo della stagione estiva nelle città balneari e nelle città d’arte, ma non dimeno nelle località montane e nelle isole.
Le offerte di lavoro riguardano prevalentemente i ruoli di Camerieri di Sala e Bar per l’Hotellerie, la Villaggistica, i Ristoranti, le Pizzerie, i Pubblici Esercizi come Bar, Pub, stabilimenti balneari e ogni genere di locale, ma anche la ristorazione commerciale e la stessa Crocieristica.
In particolare a Roma, in previsione del Giubileo del 2025, evento religioso di portata globale che richiederà il coinvolgimento di molteplici settori ed offrirà alla Capitale italiana un’opportunità unica di rilancio, ci sarà un significativo aumento di posti di lavoro proprio nei servizi ristorativi e nell’ospitalità, dovendo le aziende prepararsi ad organizzare e gestire l’accoglienza di milioni di turisti per un intero anno di celebrazioni.
Ma vediamo da vicino come avviarsi alla professione di Cameriere di Sala e soprattutto quali requisiti possedere per potersi candidare a ricopriere il ruolo.
Innanzitutto è possibile intraprendere la professione anche senza un diploma superiore essendo un mestiere per lo più considerato entry-level, che permette di apprendere tecniche e abilità direttamente sul lavoro e sviluppare le competenze necessarie per ruoli più avanzati in futuro.
Oggigiorno però le aziende richiedono una preparazione di base che attesti o certifichi competenze professionali idonee allo svolgimento della professione e che in particolare riguardano le principali tecniche operative del servizio di sala, bar, banco e buffet, da come accogliere il cliente a prendere una comanda, dalle tecniche di mise en place (come apparecchiare la tavola secondo i diversi stili di servizio e le occasioni) allo sbarazzo, dall’illustrazione del menù e della carta di vini, al servizio delle bevande, dalla gestione della richiesta di un cliente a riscuotere un pagamento.
Per coloro che non hanno frequentato una scuola superiore professionale come l’Istituto Alberghiero e conseguito la relativa qualifica, un’ottima opportunità per acquisire una preparazione di base idonea per proporsi al mercato del lavoro è sicuramente la frequenza di corsi di formazione professionale specifici per gli Addetti di Sala proposti da Enti regionali e Istituti privati (ce ne sono tanti in ogni città).
Importante però nella scelta, valutare prima la modalità di erogazione dei corsi (sconsigliato
sicuramente seguire corsi online, che non consentono di sperimentare praticamente le tecniche di servizio) e verificare quelli che consentono di svolgere anche un successivo percorso di stage in azienda (svolgere un tirocinio possibilmente extracurriculare che prevede anche un rimborso da parte dell’azienda ospitante può rappresentare un valido banco di prova e una importante occasione di entrare in contatto con il mondo del lavoro).
Importante è anche valutare il profilo dei docenti proposti dalle scuole e l’autorevolezza del loro profilo per avere la garanzia di essere seguiti e formati da professionisti competenti e di grande esperienza nel settore.
Nella scelta del corso, importante è anche verificare che nel piano degli studi sia previsto il modulo sulla normativa HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points - Sistema di Analisi dei Rischi e Punti di controllo Critico) e il rilascio del relativo attestato a norma di legge, in quanto lo stesso assolve all’obbligo di applicazione del protocollo per tutti gli operatori del settore alimentare, fornendo la preparazione adeguata nel seguire tutte le procedure mirate a garantire la salubrità degli alimenti e bevande sia nella fase di lavorazione che di somministrazione.
Ma tra i requisiti richiesti dalle aziende ristorative italiane per il ruolo di Cameriere di Sala e Bar, non di meno la conoscenza della lingua inglese (almeno a livello intermedio B1) e/o di altre lingue straniere, dovendo il professionista della ristorazione entrare in contatto con una moltitudine di clienti di ogni nazionalità.
Ma vediamo ora le skills che un perfetto Cameriere di Sala dovrebbe possedere per intraprendere questa meravigliosa ed importantissima professione, trattandosi della figura chiave di qualunque
struttura ristorativa e anello di congiunzione tra il cliente e la sala.
Innanzitutto vocazione, amore e passione per un mestiere sicuramente non facile, sicuramente anche faticoso, ma ricco di opportunità e vantaggi per chi desidera intraprendere una carriera manageriale o puntare all’imprenditoria nella ristorazione.
Capacità di autocontrollo e gestione dello stress, come capacità relazionali e di interazione. Infatti il contatto continuo con clienti di differenti provenienze e background culturali offre l'opportunità di sviluppare molte abilità comunicative e sociali e arricchire le proprie competenze per una crescita manageriale, aspirando a posizioni di responsabilità come Maître, Restaurante Manager, Food & Beverage Manager.
Eleganza, stile, pulizia, empatia. Doti personali migliorabili e perfezionabili attraverso lo studio e l’attenzione ai dettagli, partendo dalla cura impeccabile del proprio abbigliamento da lavoro e della stessa persona, alle modalità di approccio verbale e non verbale con i clienti, agli atteggiamenti comportamentali, alla capacità di instaurare un rapporto empatico con i clienti, anticipando i loro desideri e garantendo un servizio impeccabile e soddisfacente.
Capacità di vendita. In un’azienda ristorativa è infatti fondamentale “saper vendere”, ovvero guidare, accompagnare il cliente nella scelta di una pietanza o di un vino, suggerire abbinamenti e orientare gli ospiti all’acquisto. Capacità e strategie di marketing che però per essere messe in atto non possono prescindere dalla corretta conoscenza della materia enogastronomica e di tecniche di servizio di qualità.
In conclusione, l’esercito di quasi 600mila operatori della sala che operano nella ristorazione italiana (ultime statistiche Confcommercio) e che contribuiscono al raggiungimento degli oltre 80 miliardi di incassi del settore, attende nel Bel Paese l’ingresso di altre decine di migliaia di risorse disponibili ad intraprendere con entusiasmo e volontà la professione, superando la crisi di vocazione che da dopo il Covid si è registrata verso questo mestiere.
Un fenomeno che diversi attori quali la Scuola, le Istituzioni, le Aziende, i Sindacati e non di meno i Media sono chiamati sicuramente a studiare, analizzare e risolvere, per provare a restituire dignità, autorevolezza e fascino ad una professione nobile, creativa quanto artistica, anche se in Italia non ancora correttamente valorizzata e gratificata da un punto di vista remunerativo (lo stipendio medio di un cameriere si aggira intorno ai 1.250 euro netti al mese per arrivare ad oltre 2mila euro netti al mese).
Un fenomeno che in questi ultimi anni si sta impantanando nello scontro tra domanda e offerta e nella polemicissima diatriba delle domande e risposte: “quanti soldi, quante ore, quante ferie”, “dimmi cosa sai fare, dimostrami prima di saper fare”.
Per uscire da questo assurdo gap, forse l’unica soluzione è che datori di lavoro e lavoratori si
predispongano ad un ascolto reciproco dei rispettivi bisogni e aspettative per arrivare a degli interventi anche normativi di modifica dei salari e del costo del lavoro.
Importante però è che i giovani come gli adulti in cerca di lavoro o di reimpiego, comprendano che anche questo mestiere troppo spesso ingiustamente bistrattato, possa invece rappresentare una sicura prospettiva di lavoro e di crescita personale e professionale. Un mestiere esportabile in tutto il mondo che non smetterà mai di esistere, anche se oggi minacciato dall’intelligenza artificiale che ha già iniziato a produrre e introdurre anche in Italia i primi “Camerieri Robot”, in grado di accogliere i clienti, guidarli verso i tavoli, consegnare cibo e bevande e portare i piatti sporchi in cucina.
Una soluzione sicuramente valida per il business della ristorazione 4.0 a livello mondiale che si prevede esplodere nei prossimi anni proprio per la naturale carenza di personale qualificato, con tuttavia l’inevitabile conseguente e possibile perdita di posti di lavoro.
E a quel punto sarà difficile tornare indietro e ripensare romanticamente al Ristorante come a un “Palcoscenico teatrale” e ai Camerieri come una “Compagnia di Attori!

01-07-2024

Autor. Dra. Cristina Cifrerri 

Job For You de italodominicano.tv 

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Lavorare nel turismo: sorrisi che viaggiano, passioni che servono!

Apriamo la nostra Rubrica “Job for You” con un viaggio appassionante e esplorativo nel mondo delle professioni del Turismo, dell’Ospitalità Aberghiera e della Ristorazione, alla scoperta di mestieri affascinanti che nel corso di millenni hanno vissuto trasformazioni radicali, culturali, sociali ed economiche, dando vita a figure professionali capaci di rinnovarsi e adattarsi costantemente alle esigenze di un settore in continua evoluzione, oggi complesso e vitale motore produttivo dell’economia mondiale e comparto industriale inclusivo che punta alle nuove tecnologie e all’innovazione.

 

In costante e dinamica crescita, il Turismo offre dunque ampie opportunità di lavoro, stabilità professionale e gratificanti carriere a giovani e adulti a livello mondiale, purchè in possesso di attitudini e competenze tecniche idonee a rispondere alle sfide di un settore impegnato costantemente a soddisfare le aspettative di una clientela sempre più consapevole e esigente.

 

Ma quali sono le skills di base necessarie per orientarsi ad intraprendere le professioni dell’ospitalità e della ristorazione?

 

Sicuramente passione, dedizione, flessibilità, adattamento, capacità relazionali e di lavorare in gruppo e in autonomia, curiosità, creatività, manualità, problem solving, conoscenze linguistiche, informatiche, competenze digitali, uso dei social media... Un insieme di doti umane e capacità attitudinali vincenti che se possedute possono contribuire a trasformare le competenze tecniche e gli standard di lavoro in “mestieri artistici”, in grado di produrre emozioni e costruire “esperienze suggestive e indimenticabili” per i clienti.

 

Alle Soft Skills, alle competenze trasversali che ciascuno di noi possiede, alle capacità e alle abilità personali, relazionali, caratteriali, cognitive e emozionali acquisite da ogni essere umano attraverso tutta la propria esperienza di vita, vanno però necessariamente aggiunte le Hard Skills, cioè quelle conoscenze e competenze derivanti dalla formazione vera e proria, la formazione professionale e continua,  percorso indispensabile per l’apprendimento di informazioni e competenze specifiche di tipo obbligatorio e di tipo individuale e aziendale essenziali per acquisire quella solida base di conoscenze tecniche e operative spendibili ed applicabili nel mondo del lavoro e sulla quale costruire la propria carriera o garantirsi delle opportunità di nuovo e migliore reinserimento professionale.

 

Il panorama attuale dell’industria turistica e dell’ospitalità apre dunque le porte a chiunque animato dalla passione sia spinto verso la ricerca di nuove conoscenze e competenze per lanciarsi verso sfide professionali attrattive, competitive, stimolanti e di successo, purchè alla base si possiedano le competenze specialistiche per operare nei singoli campi secondo standard operativi e approcci metodologici che partendo dalla tradizione possano facilmente adattarsi e integrarsi con l’evoluzione tecnologica e l’innovazione conseguente all’avvento dell’industria 4.0 e all’introduzione dei sistemi di intelligenza artificiale (AI).

 

Vediamo ora da vicino le principali e oggi più ricercate professioni del settore Turistico che sono state in grado di evolversi nel tempo e unire le competenze tradizionali a quelle digitali e sostenibili.

 

Parlando di numeri, solo in Italia l’industria del turismo è alla ricerca urgente per l’attuale stagione 2024 di oltre 250mila lavoratori, dimostrando di essere ancora il comparto che offre tantissime opportunità lavorative in particolare nei settori dell’ospitalità alberghiera ed extralbergheira, della ristorazione, della villaggistica, dell’animazione, degli eventi, dei pubblici esercizi.

 

Il settore che maggiormente sta soffrendo nel reperimento del personale è però indiscutibilemnte quello della Ristorazione che soprattutto nei periodi dell’anno in cui  aumenta la presenza turistica, ricerca figure professionali quali Camerieri di sala e bar, Baristi, Gastronomi, Plongeur (lavapiatti), Aiuto Cuochi, Cuochi, Assistenti di cucina, Aiuto Pasticcieri, Pizzaioli, Gelatieri per quanto riguarda i ruoli operativi e Chef de Range, Maitre, Barman, Restaurant Manager, Food & Beverage Manager, Executive Chef, Pasticcieri per i ruoli manageriali.

 

Un comparto che offre opportunità di inserimento professionale ad un’utenza trasversale e multietnica. Relativamente all’età anagrafica dei candidati si parte dai 18 agli over 40, con opportunità non trascurabili anche per gli over 50 di trovare impiego.

Anche il sesso del candidato ideale per le professioni della ristorazione è indifferente, come la disponibilità delle aziende a favorire l’impiego regolare di lavoratori stranieri di entrambi i sessi, oggi risorse importanti e molto preziose anche a fronte della preoccupante decrescita demografica del nostro Paese.

 

Il settore della ristorazione in particolare ma dell’ospitalità alberghiera in generale, rappresenta infatti in questo momento per l’Italia una grande opportunità anche per favorire la regolarizzazione e l’integrazione dei lavoratori immigrati che se in possesso delle idonee competenze professionali e linguisitiche, possono essere inseriti in ambiti lavorativi fondamentali e strategici per l’offerta turistica, purtroppo sempre meno graditi ai cittadini italiani.

 

Entrando nell’ambito della ricettività alberghiera ed extralberghiera, tra le figure più ricercate quelle preposte all’accoglienza degli ospiti come Receptionist, Portieri di notte, Concierge, Segretari di ricevimento e cassa, Capiricevimento, Front Office Manager, ai quali affidare il compito di occuparsi dei clienti e di curare e seguire il loro soggiorno. Ricercate anche le figure professionali per il reparto Back Office, ovvero addetti ufficio prenotazioni e commerciale, addetti ufficio amministrativo, Revenue manager, Mice manager, HR Manager, esperti informatici, esperti di marketing, social media manager, organizzatori eventi, guest relation manager.

 

Grande richiesta anche di manager e operatori al servizio piani e housekeeping come  Executive Housekeeper, Governanti, Supervisor, guardarobiere, cameriere ai piani, facchini, manutentori, figure preposte all’organizzazione e svolgimento di tutte le attività di riordino e pulizia degli alloggi e delle aree comuni dell’hotel e relativa manutenzione. Un reparto che favorisce l’inserimento professionale soprattutto di lavoratrici donne di qualunque nazionalità e di età compresa tra i 18/50 anni, che può garantire concrete e gratificanti carriere.

 

Minore ma sempre importante, la ricerca di operatori e manager per il comparto Wellness & SPA, il settore del benessere che ormai rappresenta una delle voci trainanti del PIL mondiale, economia di nicchia dell’industria alberghiera e offerta turistica di punta per il nostro Paese, oggi entrato nella  top ten del turismo wellnes, spa e termale, come emerso dai dati del Global Wellness Institute. Tra le figure più richieste, Operatori SPA, Massoterapisti, Estetiste, SPA Receptionist, SPA Director, SPA Manager.

 

E poi le tante figure professionali che operano nella villagistica e nell’animazione, come ballerini, cantanti, intrattenitori, responsabili del miniclub, istruttori di acqua gym, di tennis, di tiro all’arco, allenatori di calcio, figure alle quali è richiesta non solo attitudine e talento, ma soprattutto una specifica formazione ed esperienza.

 

E ancora Guide e Accompagnatori Turistici specializzati, Agenti di Viaggio, Organizzatori congressuali, Hostess & Steward Congressuali, così come porte aperte alle nuove professioni del turismo e dell’hospitality derivate dall’evoluzione digitale, come Creatori e sviluppatori di App per il miglioramento dell’esperienza di viaggio, dalla prenotazione al soggiorno; Storyteller di Destinazioni Turistiche che creano contenuti accattivanti e attrattivi per raccontare storie, culture, tradizioni e magie di località e territori; Progettisti di Turismo Esperienziale, specialisti nel creare viaggi e itinerari tematici tailor made capaci di far vivere emozioni uniche ed esperienze gustative e sensoriali memorabili; Esperti di Social Marketing per la promozione di destinazioni e servizi turistici attraverso l’utilizzo dei social media; Revenue Manager, gli analisti capaci di monitorare la concorrenza e gestire dinamicamnte le tariffe e i canali distributivi per garantire all’azienda attraverso l’ottimizzazione dei costi e ricavi la massima redditività.

 

Spazio però anche alle professioni legate ai temi dello Sviluppo Sostenibile e all’avvento della realtà virtuale che sta producendo un progressivo mutamento dell’atteggiamento umano verso l’esperienza turistica. Posti di lavoro allora per Esperti in Turismo Sostenibile, i professionisti che si dovranno cerare e realizzare progetti di sviluppo turistico in modo sostenibile per garantire la tutela dell’ambiente, la valorizzazione del patrimonio culturale e la crescita economica delle comunità locali, così come per Esperti di esperienze virtuali chiamati a creare e gestire tour virtuali ed esperienze immersive fruibili da remoto o per i Digital Concierge, professionisti che attraverso specifiche app di messaggistica,  chatbot e piattaforme digitali, saranno in grado di assistere e aiutare i turisti nella pianificazione e gestione del proprio viaggio.

 

In questo infinito e affascinante universo di professioni dell’Industria Turistica, è dunque impossibile credere di non riuscire a trovare una opportunità di lavoro adatta alla propria personalità e aspirazione. Per questo navigheremo insieme, di volta in volta, nello specifico professionale di ogni mestiere, offrendo un percorso di orientamento, accompagnamento e sostegno motivazionale sicuramente utile e funzionale per affrontare una nuova sfida professionale o un cambiamento di carriera anche per chi è in un’età più avanzata.

 

“Non è mai troppo tardi” ci insegnava l’indimenticabile Maestro Alberto Manzi con il suo geniale e rivoluzionario programma televisivo che alfabetizzò negli anni ‘60 milioni di Italiani!

 

Imparare un mestiere è sempre una sfida a qualunque età. Ma è anche una sfida  che rafforza la propria autostima, che stimola la creatività, che riapre al sogno, che porta al cambiamento e alla realizzazione.

19-04-2024

Autore. Dottoressa. Cristina Cifrerri 

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